Patricia Benke's Blog

Finalmente liberati i tre italiani in Afghanistan

Emergency liberi i tre operatori

Gino Strada: “Fallito il tentativo di screditarci”

Matteo Dell’Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani Guazzugli Bonaiuti rilasciati dopo otto giorni dalle autorità afghane: “Non colpevoli”. Dall’Aira: “Sto bene e saluto tutti”

Prima foto degli italiani dopo la liberazione

Sono stati liberati i tre operatori di Emergency arrestati dalle forze di sicurezza afghane il 10 aprile scorso a Lashkar Gah nel sud dell’Afghanistan.
Sono stati rilasciati Marco Garatti, Matteo Dall’Aira e Matteo Pagani Guazzugli Bonaiuti, i tre operatori di Emergency arrestati l’11 aprile scorso a Lashkar Gah, dalle forze di sicurezza afghane, con l’accusa di aver partecipato a un complotto per compiere un attentato contro il governatore della provincia di Helmand. Lo rende noto un comunicato della Farnesina. I tre operatori, riconosciuti “non colpevoli” come attesta un comunicato del Nds, il servizio di intelligence afghano, sono stati condotto presso l’ambasciata d’Italia a Kabul e presto saranno rimpatriati con un volo speciale.

Anche cinque dei sei cooperanti afghani di Emergency, arrestati insieme ai tre italiani con la stessa accusa, sono stati rilasciati oggi a Kabul. Il sesto resta “in custodia”, dato che è sospettato di aver nascosto le armi nell’ospedale di Lashkar-gah . Lo rende noto l’agenzia afghana Pajhwok.

“Mi sembra una bella conclusione”, afferma Gino Strada, aggiungendo però che “qualcuno ha cercato di screditare Emergency e il tentativo è fallito”. Dopo le tensioni con il governo italiano, il fondatore della ong ha ringraziato l’esecutivo per il contributo dato alla liberazione dei tre operatori.

5 x mille
Questo è un modo per contribuire alle attività di Emergency a favore delle vittime della guerra e della povertà che non costa nulla; devolviamo il nostro 5 per mille della dichiarazione dei redditi a favore di Emergency.

18 aprile 2010 Posted by | Cronaca | , , , , , , , , , | Lascia un commento

Matteo Pagani Guazzugli Bonaiuti

Matteo Pagani

Matteo ha un solido interesse umanitario. È senza alcuna convinzione politica, se non quella della solidarietà. È un ragazzo che non ha mai svolto attività politica né avuto alcuna tessera di partito. Ha lavorato per diverse organizzazioni (è anche in attesa di partire con Medici senza frontiere) ed in diversi paesi in tutto il mondo, anche gratuitamente. «Tutto ciò – dicono i genitori di Matteo – ci preoccupa e addolora immensamente. Ci auguriamo che la politica non stravolga quella che è la funzione che nostro figlio Matteo è andato a svolgere. Confidiamo che la verità sul suo conto emerga con immediata chiarezza e che Matteo possa essere rilasciato, con i suoi colleghi, quanto prima». A testimonianza della «seria» attività umanitaria di Pagani si è espresso anche il Gus (Gruppo umana solidarietà) per il quale ha lavorato fino all’anno scorso. Un’altra ottantina di colleghi di Matteo ha lanciato un appello per la sua immediata liberazione.

Matteo hat eine großes humanitäres Interesse. Er ist ohne jegliche politische Überzeugung, ihn interessiert nur die Solidarität. Er hat weder politische Aktivität betrieben, noch gehörte er zu einer politischen Partei. Er hat für verschiedene Organisationen gearbeitet (wartet zur Zeit auf einen Einsatz bei „Ärzte ohne Grenzen“ ) in mehreren Ländern auf der ganzen Welt, sogar kostenlos. „Durch all das“, sagen die Eltern von Matteo, „sind wir besorgt und sehr traurig. Wir hoffen, dass die Politik nicht das zerstört, was unser Sohn Matteo aufzubauen versucht. Wir vertrauen darauf, dass die Wahrheit über ihn mit sofortiger Klarheit herauskommt und Matthew mit seinen Kollegen schnellstmöglich entlassen werden kann.“ Als Beleg für „seriöse“ humanitäre Arbeit des Pagani hat sich auch die Gruppe GUS ausgedrückt (Gruppo umana solidarietà), für die er bis zum vergangenen Jahr arbeitete. Weitere achtzig Kollegen von Matteo haben seine sofortige Freilassung gefordert.

Matteo has a strong humanitarian interest. He is without any political conviction, interested only in solidarity. He has never done any political activity nor worked with any political party. He worked for various organizations in several countries around the world, even for free (and is also waiting to leave with the organization “Doctors Without Borders”). “We are deeply concerned and very sad about all this,” say the parents of Matteo. “We hope that politics do not upset the function our son Matteo went to play. We trust that the truth about him emerges with instant clarity and that Matteo and his colleagues will be released as soon as possible.” As evidence of his “serious” humanitarian work has also been expressed by the group GUS (Human Solidarity Group), for which he worked until last year. Eighty colleagues from Matteo have called for his immediate release.

12 aprile 2010 Posted by | Cronaca, Viaggi | , , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 commento